Lettura e comprensione dei testi

Tra il 1995 e il 1997 i Paesi membri dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ( OCSE) hanno lavorato per la progettazione di un’indagine internazionale sui risultati dei sistemi scolastici. Sulla base di tali studi nel 1997 ha preso avvio il Programme for International Student Assessment ( PISA), con l’obiettivo di valutare conoscenze e abilità dei quindicenni scolarizzati su basi periodica ( ogni tre anni). Le prove vengono basate fondamentalmente sulle literacy in matematica, reading ( lettura e comprensione dei testi) , scienze, problem solving .
La traduzione del termine inglese literacy è complessa. Il termine italiano alfabetizzazione indica da un lato il processo con cui gli analfabeti imparano a leggere e a scrivere, ed è dunque strettamente legato alla nozione di analfabetismo, e dall’altro indica un insieme di conoscenze e abilità di base, cioè fa riferimento a un livello minimo di capacità richiesto per muoversi in un determinato contesto.
Il progetto OCSE/PISA, infatti, si basa su una concezione dinamica dell’apprendimento per tutta la vita( long life learning), secondo la quale si acquisiscono continuamente nuove conoscenze e abilità che sono necessarie per adattarsi con successo a un mondo in perenne mutamento. Il progetto OCSE/PISA focalizza l’attenzione su ciò di cui i quindicenni avranno bisogno per il futuro e mira a valutare che cosa essi siano in grado di fare con ciò che hanno appreso. I programmi scolastici dei singoli Paesi, dunque, rappresentano la cornice dell’indagine, senza tuttavia costituire un vincolo. Pertanto, se è vero che il progetto valuta le conoscenze degli studenti, esso, d’altra parte, prende in considerazione la loro capacità di riflettere e di applicare le loro conoscenze e la loro esperienza alle questioni che si presentano nel mondo reale. Ed è proprio allo scopo di abbracciare con un unico termine tanto le conoscenze quanto le abilità che si è fatto ricorso al termine literacy, che in italiano è stato reso bene dalla Siniscalco con il termine competenza.

Per quanto riguarda più strettamente la reading literacy, cioè la capacita di lettura e comprensione dei testi, OCSE PISA fa riferimento alla capacità di un individuo di comprendere e utilizzare testi scritti e di riflettere sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. OCSE PISA considera due diversi formati di testo:

– Testi “ continui” ( narrativi, informativi e argomentativi);
– Testi “ non continui”( ad es. elenchi, moduli, grafici etc.).

La proposta didattica sui testi infatti viene strutturata in relazione ai cinque processi nei quali si articola la rilevazione delle competenze di lettura nell’indagine OCSE PISA:

 Individuare informazioni
 Comprendere il significato generale
 Sviluppare una interpretazione
 Riflettere sul contenuto e valutarlo
 Riflettere sulla forma del testo e valutarla
Tali competenze , nella progettazione di un itinerario formativo, si vanno ad incrociare con le competenze chiave di cittadinanza, che sono previste dal Nuovo obbligo di Istruzione. Nel documento europeo la competenza chiave viene definita come “una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” . Come è noto, le competenze di cittadinanza si declinano nei quattro assi culturali (linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) e in sette competenze trasversali che riguardano la costruzione dell’identità personale e della responsabilità sociale. Vale la pena di ricordare le sette competenze trasversali:

1. imparare ad imparare;
2. progettare;
3. comunicare;
4. collaborare e partecipare;
5. risolvere problemi;
6. spirito di iniziativa e imprenditorialità
7. consapevolezza ed espressione culturale

Pertanto le attività che si possono progettare riguardo all’educazione linguistica hanno uno sfondo normativo ed educativo che oltrepassa i confini delle singole discipline, interessando l’italiano, la storia, l’ed. civica, potenzialmente le lingue straniere. Si impongono, inoltre, uno spirito ed una metodologia di impianto costruttivista, in cui sono di importanza centrale il lavoro di gruppo e una dimensione laboratoriale che veda gli studenti impegnati in un processo non solo di apprendimento e di ricezione, ma anche di progettazione e produzione, nel senso che la lettura deve stimolare alla scrittura .

Operativamente si potrebbe tracciare una sorta di griglia che rappresenti in sequenza le fasi delle attività, con l’avvertenza però che essa è solo un riferimento teorico e generale, i vari punti si potranno poi variamente declinare e combinare in relazione alle esigenze di varietà di cui abbiamo detto:

1) Lettura e comprensione dei testi.
2) Discussione, analisi, confronto, interpretazione.
3) Confronto e contestualizzazione critica dei testi, ricerca e approfondimento.
4) Elaborato personale a conclusione dell’attività.

SVILUPPIAMO SU TALI BASI ALCUNE IPOTESI DI LAVORO UTILIZZANDO COME TESTO UN RACCONTO BREVE, UNA POESIA, UN TESTO ESPOSITIVO, INA FIABA, UN TESTO TRATTO DALL’EPICA.

Racconto breve: Ernest Hemingway “Vecchio al ponte “-da E. Hemingway, / quarantanove racconti. Target alunni della terza classe sec. I grado.

Seduto su un lato della strada c’era un vecchio con gli occhiali dalla montatura metallica e gli abiti molto impolverati. Sul fiume c’era un ponte di barche, e carretti, camion, uomini, donne e bambini che l’attraversavano. I carri tirati dai muli stentavano a salire l’argine ripido del fiume, ed i soldati aiutavano spingendo i raggi delle ruote. I camion mordevano la strada allontanandosi veloci; i contadini marciavano faticosamente nella polvere, alta fino alle caviglie. Ma il vecchio se ne stava seduto senza muoversi. Era troppo stanco per andare avanti. Io avevo l’incarico di passare il ponte, perlustrare la zona retrostante ed accertare fino a che punto fosse venuto avanti il nemico. Lo feci, e tornai al ponte. C’erano ora meno carriaggi e poca gente a piedi; ma il vecchio era ancora là. – Da dove venite? – gli chiesi. – Da San Carlos – disse lui, e sorrise. Era il suo paese natale e gli faceva piacere nominarlo. Per questo sorrise. – Badavo alle bestie – spiegò. – Oh – dissi io. Ma non capivo bene. – Sicuro – disse lui. – Ero rimasto là, capite, per badare alle bestie. Sono stato l’ultimo a lasciare San Carlos. Non aveva l’aria d’un pastore né d’un mandriano; io guardai gli abiti neri e polverosi, la faccia grigia e coperta di polvere, gli occhiali dalla montatura metallica, e dissi: – Che bestie erano? – Diverse bestie – disse egli, e scosse il capo. – Ho dovuto lasciarle. lo guardavo il ponte e il paesaggio del delta dell’Ebro, un paesaggio che sembrava Africa, e mi chiedevo fra quanto tempo avremmo visto i nemici, ero in attesa dei primi rumori che avrebbero annunciato quel misterioso avvenimento che si chiama contatto; ed il vecchio era seduto là. – Che bestie erano? – chiesi. – Tre specie di bestie – il vecchio spiegò. – Due capre, un gatto e quattro paia di piccioni. – E avete dovuto lasciarle? – chiesi. – Sì. Per l’artiglieria. Il capitano mi ha detto di andarmene, per causa dell’artiglieria. – E non avete famiglia? – io chiesi, e guardavo l’altra estremità del ponte dove gli ultimi pochi carri discendevano in fretta la scarpata dell’argine. – No – egli disse. – Soltanto le bestie che ho detto. Il gatto naturalmente se la caverà. Un gatto sa badare a se stesso, ma non so cosa sarà delle altre. – Di che idea politica siete – chiesi. – Non ho idee politiche – disse il vecchio. – Ho settantasei anni. Ho fatto dodici chilometri e credo di non poter andare più avanti. – Questo non è un posto buono per fermarsi – io dissi. – Se ce la fate ad arrivare fin là, al bivio per Tortosa passano dei camion. – Aspetterò ancora un poco – egli disse – poi ci andrò. Dove vanno i camion? – Verso Barcellona – dissi io. – Non conosco nessuno da quelle parti – disse lui – ma grazie molte. Di nuovo molte grazie.
Mi guardò con aria stanca indifferente, poi, dovendo dividere la sua pena con qualcuno, disse: – II gatto se la caverà, ne sono sicuro. Non c’è ragione di stare in pensiero per il gatto. Ma le altre bestie. Voi cosa credete che sarà delle altre bestie? – È probabile che se la cavino benissimo anche loro. – Credete? – Perché no? – dissi, e guardavo la riva opposta dove non c’erano più carri, – Ma come faranno sotto il tiro dell’artiglieria, quando a me per causa dell’artiglieria hanno detto di andarmene? – Avete lasciata aperta la gabbia dei colombi? – dissi. -Sì. – Allora voleranno via. – Certo, voleranno via. Ma le altre? È meglio che non pensi alle altre. – Se vi siete riposato, io al vostro posto mi avvierei – gli feci fretta. – Alzatevi e cercate di camminare. – Grazie – disse e si alzò in piedi, oscillò su un fianco e sull’altro, poi rie sedere nella polvere. – Badavo alle bestie – disse con voce monotona, non più rivolto a me. – Eros lo uno che badava alle bestie. Non c’era niente da fare con quel vecchio. Era il giorno di Pasqua, e i fascisti stavano avanzando verso l’Ebro. Era una giornata grigia, con un soffitto di nuvole basse, e perciò non c’erano aeroplani. In questo fatto, e nel fatto che i gatti sanno sempre badare a se stessi, consisteva tutta la fortuna che quel vecchio poteva aspettarsi di avere.

ATTIVITÀ

COMPRENSIONE GLOBALE

Attività: far leggere in modo espressivo a una o più voci, curare l’attenzione dell’ascolto, eventualmente applicare la tecnica di brainstorming per richiamare i punti essenziali della lettura ( di cosa tratta il brano, chi sono i protagonisti, dove si trovano cosa fanno…). Chiamare alcuni a riassumere oralmente in breve la storia ascoltata.

ANALISI DEL TESTO NARRATIVO

a) cercare informazioni e dati specifici

– Caratteri fisici e comportamentali del personaggio: è un vecchio di settantasei anni, costretto a lasciare la sua povera casa a causa della guerra. È messo in risalto il suo abbigliamento consunto e impolverato. L’atteggiamento rivela stanchezza. Da cosa lo deduci? : …………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………

– Caratteri psicologici: rassegnazione, dolore, solitudine, sconforto, gentilezza d’animo, perdita della fiducia nel futuro, assenza di ideali. Trova le parole e/o sintagmi e/ o frasi che esprimono tali sentimenti: …………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

b) capire in maniera approfondita i contenuti del testo e il ragionamento dell’autore
( lettura analitico- argomentativa)

Nel dialogo si evidenziano due punti di vista riguardo alla guerra in atto: quello dell‟autore e quello del vecchio. Qual è il punto di vista di ognuno dei due?

Autore:………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………

Vecchio:………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………..

Nel racconto si susseguono sequenze dialogiche, connotative, narrative. Metti in relazione le lettere con il tipo di sequenza corrispondente. Scrivi quella giusta nello spazio lasciato libero nella parentesi.

Sul fiume c’era un ponte di barche, e carretti, camion, uomini, donne e bambini che l’attraversavano. I carri tirati dai muli stentavano a salire l’argine ripido del fiume, ed i soldati aiutavano spingendo i raggi delle ruote. (………………………………….)

Da dove venite? – gli chiesi. – Da San Carlos – disse lui, e sorrise. Era il suo paese natale e gli faceva piacere nominarlo. Per questo sorrise. – Badavo alle bestie – spiegò. – Oh – dissi io. Ma non capivo bene. (…………………………………………)

Mi guardò con aria stanca indifferente, poi, dovendo dividere la sua pena con qualcuno, disse: – II gatto se la caverà, ne sono sicuro. Non c’è ragione di stare in pensiero per il gatto. Ma le altre bestie. Voi cosa credete che sarà delle altre bestie?
(……………………………………………)

ESERCITAZIONE SUGLI ASPETTI ESPRESSIVI E FORMALI

Il brano presenta una molteplicità di piani temporali. Classifica i verbi secondo la griglia sottostante:

Indicativo presente Ind. Passato remoto Ind. imperfetto Indicativo futuro Altri tempi

Come definiresti il racconto dal punto di vista letterario?

una fiaba
un racconto realistico
una novella

Chi narra la storia?

l’autore
una voce fuori campo
il vecchio

A quale tipologia di animali era affezionato il vecchio che è costretto a fuggire di fronte all’avanzare dei fascisti?
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

SINTESI E VALUTAZIONE

Riassumi per iscritto il contenuto del racconto e cerca di interpretarne anche i riferimenti geografici e storici.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
APERTURE VERSO ALTRE LETTURE:

l racconto di Hemingway ha una sicura presa sul lettore adolescente per le caratteristiche realistico- simboliche e l‟icasticità della narrazione. L‟io narrante registra dall’esterno ciò che accade: il personaggio del racconto ( il vecchio al ponte) e gli altri anonimi che si muovono nel ritmo convulso della guerra si presentano solo attraverso le loro passioni , il loro modo di agire.
La voce narrante) è sempre obiettiva, distaccata. Si limita a raccontare spaccati di vita, di cui ignora le cause e spesso la conclusione. Non commenta e non esprime giudizi diretti, ma lascia parlare gli eventi, descritti con rapido e crudo realismo. Il racconto in questione, inoltre , presenta possibilità di richiamare la lettura di altri testi :
a) non letterari ( documentazione storico – geografica sulla Spagna di ieri e di oggi ) . b) testi letterari dello stesso autore ( altri racconti come ad esempio “ La fine di qualcosa” in cui nei due protagonisti prima innamorati si constata che il sentimento di un tempo si è spento, oppure opere di narrativa come “ Per chi suona la campana”, “ Il vecchio ed il mare” , il cui personaggio principale Santiago incarna lo stesso inquietante senso di sconfitta che possiamo trovare da lettori attenti anche nel vecchio al ponte.
Utilizzando le caratteristiche d realismo del racconto si possono richiamare testi come “ Rosso Malpelo” e “ I Malavoglia” di Giovanni Verga, “ Ciaùla scopre la luna” di L.Pirandello , J. Conrad “ Cuore di tenebra” , “ Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino , “Una vita violenta” di P.L. Pasolini , “ Io non ho paura” di Ammanniti, “ Il duello fra Ettore e Achille” dell’Iliade.

POSSIBILITA‟ DI TRANSCODIFICAZIONE:

Visione del film di Ken Loach “ Terra e libertà”

Analisi dell’ opera pittorica di P. Picasso Guernica: Picasso, Pablo