Il latino : la lingua più parlata del mondo

Secondo lo studioso Pasquale Settis “Quel che serve è un vero rilancio del latino come palestra per le generazioni future, tenendo in conto anche le sue enormi potenzialità come piattaforma di inter comprensione fra le lingue romanze, gigantesco serbatoio linguistico da cui pescano anche le lingue germaniche e slave, apparato concettuale che favorisce la comunicazione fra le culture”. In effetti non solo le lingue e le culture neolatine ma anche quella anglosassone-germanica quella slava debbono un grande tributo al latino.L’ italiano che conosciamo, pur con tutti i cambiamenti che ha subito e le continue assimilazioni da altre lingue, conserva profondamente nel lessico la sua origine dal latino. Volendo riprendere un concetto di E. Auerbach è in un certo senso il latino nella sua attuale evoluzione storica. Anche i dialetti costituiscono in fondo delle varianti regionali e territoriali dell’evoluzione del latino. La comparazione fra italiano e latino può far capire quanta parte del lessico e della civiltà latina permane nella nostra lingua e nella nostra cultura, ma anche quanta parte del passato si è trasformato o è andato perduto.
La stessa cosa possiamo constatare per la lingue e le civiltà francese, spagnola, portoghese, rumena, ladina etc.. Ma anche l’inglese e il tedesco conservano tanto della influenza linguistico- culturale del latino nel lessico filosofico, letterario, artistico – musicale, tecnologico . scientifico.
Nella stessa lingua inglese, che ormai tutti definiscono il nuovo latino per la sua caratteristiche di essere usato e parlato in ogni parte del mondo, termini come literature, literacy, art, artistic, information, science, scientific, istitution, pollution, media, medial, social, animal, interesting, immersion, imagine, identikit, position, control, correct, incorrect, false, auto, autentic, mission, museum, archeology, theater, status symbol, vision, service, secret, fundation.. hanno una chiara derivazione dal latino.
Per approfondire il problema segui questo link:
La Repubblica online- Pasquale Settis: salviamo il latino

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Laureato in lettere classiche presso l' Università agli Studi La Sapienza di Roma, ha insegnato nelle scuole di istr. secondaria di II grado dall'anno scolastico 1972- 73 fino al 2009- 2010. Fra i vari interessi sono da evidenziare: la sperimentazione didattica, l'orientamento scolastico e l'utilizzazione delle nuove tecnologie nell'insegnamento delle discipline umanistiche.

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