poesie e canzoni

Amore per gli animali (a cura di Augusto Peppino Leone)

Eugenio Montale
Il rondone raccolto sul marciapiede
da Diario del ’71 e del ’72

Metro: versi liberi con rime sparse.

Il rondone raccolto sul marciapiede aveva le ali ingrommate di catrame,
non poteva volare.
Cina che lo curò sciolse quei grumi con i batuffoli d’olio e di profumi,
gli pettinò le penne, lo nascose
in un cestino appena sufficiente
a farlo respirare.
Lui la guardava quasi riconoscente da un occhio solo.
L’altro non si apriva.
Poi gradì mezza foglia di lattuga
e due chicchi di riso.
Dormì a lungo.
Il giorno dopo all’alba riprese il volo
senza salutare. Lo vide la cameriera del piano di sopra.
Che fretta aveva fu il commento. E dire
che l’abbiamo salvato dai gatti. Ma ora forse
potrà cavarsela.

COMPRENSIONE DEL TESTO

a. Dov’è stato trovato il rondone?…………………………………………………………..

b. Com’erano le sue ali? …………………………………………………………………..

c. Chi lo ha raccolto? ………………………………………………………………………

d. Com …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

e. Dov’è stato nascosto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

f. Qual è l’atteggiamento del rondone?………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

g. Che cosa pensa la cameriera ?……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

h, Qual ‘è il messaggio della poesia? Che cosa simboleggia il rondone?

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Luis Sepulveda
Luis Sepulveda ha pubblicato Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare nel 1996. Il romanzo, dato il suo valore educativo, è stato poi proposto agli alunni di scuola elementare e media inferiore riscuotendo un grande successo.
“Promettimi che non mangerai l’uovo” stridette aprendo gli occhi.

“Prometto che non mi mangerò l’uovo” ripeté Zorba.

“Promettimi che ne avrai cura non sarà nato il piccolo” stridette sollevando il capo.

“Prometto che avrò cura dell’uovo finché non sarà nato il piccolo”. “E promettimi che gli insegnerai a volare” stridette guardando fisso negli occhi il gatto.

Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza.

“Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto” miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto.